Con un procedimento per così dire psicoanalitico, ma anche fedelmente corbusieriano, governato da un movimento dall’interno verso l’esterno, in questo saggio il ragionamento sull’arte della visione in Le Corbusier parte dall’esperienza erratica – o si dovrebbe dire dalla promenade come fatto non solo fisico ma anche spirituale, cioè di vera e propria iniziazione – attraverso l’architettura del convento dei frati domenicani de La Tourette che, come scrisse Colin Rowe nel saggio pubblicato nel 1961 in Architectural Review, incarna il “divorzio tra la realtà materiale e l’impressione ottica”
Gli orizzonti indicibili di Le Corbusier / PADOA SCHIOPPA, Caterina. - (2016), pp. 265-275. - DIAP PRINT.
Gli orizzonti indicibili di Le Corbusier
Caterina PADOA SCHIOPPA
2016
Abstract
Con un procedimento per così dire psicoanalitico, ma anche fedelmente corbusieriano, governato da un movimento dall’interno verso l’esterno, in questo saggio il ragionamento sull’arte della visione in Le Corbusier parte dall’esperienza erratica – o si dovrebbe dire dalla promenade come fatto non solo fisico ma anche spirituale, cioè di vera e propria iniziazione – attraverso l’architettura del convento dei frati domenicani de La Tourette che, come scrisse Colin Rowe nel saggio pubblicato nel 1961 in Architectural Review, incarna il “divorzio tra la realtà materiale e l’impressione ottica”File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Padoa Schioppa_Orizzonti-indicibili_2016.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
8.34 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.34 MB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.